Marco Sammicheli
International Relations Chief Officer di Triennale di Milano e Italian Correspondent per Wallpaper*
Dal 2018 Marco Sammicheli è il responsabile delle relazioni internazionali della Triennale di Milano dove ha coordinato le partecipazioni nazionali della XXII Esposizione “Broken Nature. Design takes on human survival”. Ha ricoperto ruoli curatoriali presso istituzioni pubbliche e private come il Museo del Novecento, Assab One e Rizzoli-Corriere della Sera a Milano, la Fondazione Cirulli a Bologna dove è membro del comitato scientifico, gli Istituti Italiani di Cultura di Copenaghen, Istanbul e San Fransisco, il m.a.x. museum di Chiasso.
Dopo la laurea in Scienze della Comunicazione presso l’Università di Siena, si è perfezionato in storia del design alla Bauhaus Univerität di Weimar. Ha poi conseguito un dottorato di ricerca in design e tecnologie per la valorizzazione dei beni culturali tra la Pontificia Universidad Catòlica de Chile e il Politecnico di Milano, dove negli ultimi sei anni è stato docente a contratto in design narratives presso la Scuola del Design. È stato visinting lecturer al design center dell’Università di Porto Alegre, all’Universidad di Valparaiso e alla Aalto Univerisity di Helsinki. Tra il 2014 e il 2018 ha curato mostre dedicate a figure cruciali del design moderno e contemporaneo come Bruno Munari (al Museo del Novecento di Milano, con Giovanni Rubino), James Irvine (al Museo del Novecento, con Maria Cristina Didero), Mario Bellini (alla Triennale di Milano e al Museo di stato di Architettura di Mosca, con Dejan Sudjic e Ermanno Ranzani), George Sowden, Studio Mumbai, Johanna Grawunder (ad Assab One), Steven Holl (alla galleria Jannone di Milano). Nel 2014 ha partecipato alla Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia con due ricerche sull’architettura sacra esposte all’interno del progetto Monditalia.
Sin dal 2015 promuove il design italiano all’estero e alcune delle più interessanti figure straniere in Italia con mostre e festival che hanno coinvolto tra gli altri Adam Nathaniel Furman, GamFratesi, Philippe Tabet, Marco Dessì, Zaven, Sarp Sozdinler, Lorenzo Palmeri, Onka Allmeyer-Beck e Elisa Macellari in Danimarca, Lussemburgo, Austria, Svizzera e Santa Sede.
È fondatore del festival Mostro – graphic design camp.
Suoi contributi sono stati pubblicati su cataloghi e monografie in Italia e all’estero. Scrive regolarmente per Wallpaper*, Icon Design, Il Sole 24 Ore e ha collaborato con Port, Vogue Italia, Abitare, Octogon e Zero.
Tra i suoi titoli: Being Zaha Hadid (RCS, 2010), Munari politecnico (Nomos, 2013), Disegnare il sacro (Rubbettino, 2016 – acquisito nella collezione della biblioteca dei Musei Vaticani), The design city (Forma, 2019 in coedizione col Salone del Mobile).