Matteo Meschiari
Antropologo / Scrittore
Dal 1990 svolge ricerche sul paesaggio in arte, letteratura, etnologia e geografia. Ha contribuito allo studio del concetto di paesaggio nella storia delle idee, nell’antropologia culturale, nelle scienze cognitive e in filosofia.
In particolare è impegnato nella divulgazione in Italia della Landscape Anthropology anglosassone. Da una prospettiva evoluzionistica, cognitiva e culturale, ha studiato il modo in cui la pressione ambientale e le strategie di caccia e raccolta hanno contribuito a sviluppare in Homo dei moduli cognitivi paesaggistici, e ha scoperto come certi schemi mentali finalizzati all’orientamento e alla comprensione dell’ecosistema sono riutilizzati per organizzare culture, lingue, riti e cosmologie.
In ambito antropologico e geografico si occupa più in generale di dinamiche spaziali, svolge ricerche di terreno sull’immaginario americano, con particolare riferimento alla Willderness (da notare la presenza di due l, la parola infatti può essere suddivisa in tre particelle che restituiscono un significato molto diverso rispetto alla parola Wilderness) e ai processi di domesticazione spaziale, studia i modelli abitativi dalla preistoria all’epoca attuale e analizza le dinamiche complesse tra spazio, corpo e performance nella corrida. Affianca il suo studio dell’ambiente con scritti militanti per la sua difesa.
Dal 2015 è professore associato all’Università di Palermo dove insegna Geografia e Antropologia della comunicazione. Precedentemente, come ricercatore in Beni Demoetnoantropologici, ha insegnato Antropologia culturale e Antropologia del paesaggio. Ha inoltre insegnato in Francia nelle università di Lione, Avignone e Lille.