7 ottobre
15:00
Paolo Peraro
Giulio Iacchetti
Silvia Conti
Massimo Carrier Ragazzi
Microsoft House
Viale Pasubio, 21
Ricordi quanto ti sei emozionato alla nona puntata della terza stagione?
Quanti altri utenti hanno vissuto quella precisa sensazione?
I produttori avevano forse pianificato che accadesse, esattamente in quel minuto?
E quell’esperienza di servizio così soddisfacente, come se l’avessi progettata tu stesso?
In un presente completamente digitalizzato e un futuro dominato dalle intelligenze artificiali l’Empatia sarà sempre di più una risorsa scarsa e come tale costituirà un fattore critico di successo per prodotti e servizi. Le preferenze degli utenti andranno verso quei brand e quei progettisti che saranno in grado di programmare reazioni empatiche, una competenza sempre più necessaria per tante professionalità differenti: designer di prodotto, di servizio, architetti, progettisti web, professionisti della comunicazione.
Ci muoviamo verso una “economia dell’empatia” dove i brand saranno scelti in base al livello di empatia che generano e non in base a quello che sanno realmente fare.
Ma è davvero possibile stimolare a tavolino i neuroni specchio? Come si progettano sensazioni tanto dedicate e personali?