Il ruolo del designer è in costante evoluzione. Negli ultimi anni si sono diffuse tecnologie di prototipazione e produzione sempre più accessibili, grazie molto spesso alla filosofia di condivisione che li accompagna.
Come molte altre volte in passato siamo agli albori di una trasformazione non solo della progettazione in sè, ma anche delle conseguenze sociali e culturali che questa ha.
Poco alla volta sia la progettazione che la produzione cambiano faccia, diventando agili, flessibili, personalizzate e collaborative.
Come ogni cambiamento, qualcuno non riuscirà a rimanere al passo, oppure, più semplicemente, non riuscirà a cogliere le occasioni che si creeranno.
Per questo è fondamentale per un progettista, che è sempre stato l’intermediario tra la tecnologia e la creatività, capire le potenzialità del cambiamento e immaginare come trarne un beneficio, per sè e per i suoi clienti.
Alessandro Masserdotti, filosofo di formazione e interaction designer di professione, introdurrà come i nuovi strumenti, come la digital fabrication e la filosofia opensource, rendano possibili oggi cose che in passato erano inimmaginabili e ci portino sempre più vicini a prodotti coprogettati, intelligenti, personalizzati, prodotti localmente e in modo flessibile.
Aperto al pubblico